Il cane non è abituato al guinzaglio ne tanto meno all’uso di collari o pettorine e bisogna introdurlo all’utilizzo di questi strumenti in maniera graduale, da prima facendo si che li conosca e non ne abbia timore, da poi nell’insegnargli ad usarli al meglio, ma attenzione ancora prima dobbiamo imparare noi ad utilizzare guinzagli nella maniera giusta e a comprendere il cane nelle sue fasi della passeggia.
L’utilizzo di pettorine è vivamente suggerito da ogni buon educatore cinofilo e non per caso, all’uso del collare (soprattutto se parliamo di collari a strozzo o similari) che oltre ad agire su una zona sensibile del nostro amico posso creare enormi problemi al zona cervicale del cane ed influisce sulla comunicazione dei cani.
Per introdurre il guinzaglio nella vita quotidiano, come per tutte le cose meglio incominciare a esercitarsi in casa a familiarizzare con gli strumenti, facendo indossare pettorina a “suon di bocconcini” e senza forzare il cane, poi facendo sempre nella stessa maniera, muovere qualche passo con il guinzaglio (come detto queste operazioni non devono essere fatte tutte assieme pretendendo di mettere agiatamente il tutto e far correre il cane sorridente da subito per tutta la casa . . pazienza ci vuole).
Per fare qualche passetto si può mettere una ricompensa nella ciotola allontanandola di qualche metro in modo che il nostro amico possa raggiungerla camminando insieme a te al guinzaglio, aumentando sempre più la distanza.
Oppure tenendo una ricompensa in mano vicino al cucciolo e camminare tenendo il guinzaglio per incoraggiarlo a camminare utilizzandola come esca, ma premiarlo solo quando cammina nel modo richiesto e soprattutto non tirarlo, attiralo!
Purtroppo la maggior parte dei proprietari si rivolge agli addestratori perché i propri cani tirano al guinzaglio.
Per insegnare al proprio cane a non tirare al guinzaglio ci vuole molta pazienza e dedizione quotidiana.
Qualcuno pensa che il cane debba obbedire prontamente e ricorre al collare a strozzo pungolando in continuazione il cane finchè non esegue il comportamento desiderato, il dolore e la paura sono invece un forte stress e viene meno la capacità di apprendimento.
Non si può ignorare l’istinto naturale del nostro amico che lo porta a rispondere attivamente ai suoi diversi stimoli sensoriali: odori, colori, sapori che una normale passeggiata gli può offrire.
Per cui bisogna trasmettergli delle corrette modalità:
deve comprendere che per ottenere ciò che vuole deve prestare attenzione ai nostri segnali.
Se ad esempio alla vista del guinzaglio si agita dobbiamo ignorarlo, aspettare che si calmi prima di uscire di casa.
Durante la passeggiata cambiamo spesso i percorsi gli consentiamo di fare maggiori esperienze.
Una volta arrivati al parco prima di avvicinarci all’area cani, aspettiamo che si calmi, chiediamogli di rimanere seduto, una volta calmato possiamo liberarlo.
Col tempo chiediamogli questi comportamenti sempre più vicino ai suoi amici e agli altri stimoli che lo attirano, in questo modo poniamo le basi per uno sviluppo di un carattere più calmo, riflessivo e soprattutto lo stiamo educando a considerarci il suo punto di riferimento.
In questo modo la gestione al guinzaglio sarà molto facilitata !!!!!!!!!!!