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Educare il cucciolo e comprenderlo sin da piccolo previene molti problemi

Il cucciolo prima dell’adolescenza si esprime con comportamenti tesi a chiedere protezione e cura come: stare vicino, mettersi a pancia su o su un fianco, spingere con la zampa anteriore leccare il muso. Tali comportamenti sono l’esatto contrario di quelli conflittuali come mostrare i denti, ringhiare e mordere, e tutti assieme fanno parte di quelli che sono chiamati i “Segnali calmanti” dei cani, alla base della loro comunicazione sociale.

Il cucciolo ci appare in questa fase, inoffensivo e indifeso e suscita in noi il desiderio di coccolarlo e proteggerlo anche a rischio di diventare troppo condiscendenti.
Apprezziamo la sua curiosità e quel rifugiarsi in noi ogni volta che prova il più piccolo timore e questo rischia di farci dimenticare l’indispensabile compito educativo che bisogna assolvere nel primo anno di vita del nostro cane.

Il cucciolo difatti esplora non soltanto il mondo ma soprattutto le relazioni cercando di capire cosa può o non può fare, come comportarsi per ottenere dei benefici.
E’ questo il momento per impartirgli insegnamenti precisi circa il modo corretto di comportarsi evitando che il rapporto con lui si limiti a quella tenera benevolenza che accordiamo ai cuccioli col rischio di fargli credere che non ci sono regole e che può fare ciò che vuole, rendendolo così incapace di rassegnarsi di fronte a un proposito e di accettare delle regole.

Si tratta di un problema che si manifesta in preadolescenza e che assume connotati più problematici e preoccupanti nel periodo della maturità sessuale. In fondo siamo stati noi a favorire quel caratterino con la mancanza di coerenza nel seguire e correggere i suoi comportamenti.

L’adolescenza porta in superficie tutti gli errori che abbiamo commesso prima, non continuando il compito educativo iniziato dalla madre.

Un altro errore è quello di tenere il cucciolo nei primi mesi di vita relegato in casa evitando la socializzazione con altre persone e cani.
Il nostro cane svilupperà una certa diffidenza verso gli estranei che si manifesterà col minacciare e arretrare, abbaiare, mostrare i denti e mettere la coda fra le gambe.
Se per caso il cane arriva a mordere e ottiene l’allontanamento dell’estranei, il rischio è quello che consideri il morso come una soluzione tutte le volte che si sente in difficoltà.

Perciò non confiniamo il cucciolo in casa o in giardino, portiamolo invece a conoscere il mondo esterno a partire dai primi mesi.

Un valido aiuto possono essere i percorsi fatti con Educatori Cinofili il “binomio” persona – cane possono estrarre le proprie potenzialità, imparare a capirsi e gettare le basi una buona relazione.

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